Critica
Fedele al “verosimile”
Inverni è un pittore contemporaneo che colloco in un contesto artistico difficilmente interpretabile. La sua chiave di lettura facile ed immediata trova poco spazio in un tempo complesso come quello in cui si trova oggi l’arte contemporanea.
Speculum veritatis
Gioco e poetica di una verità “copiata”
Fabio Inverni potrebbe superficialmente sembrare quasi iperrealista ma tale […] La sua pittura, infatti, cancella il reale proprio mentre sembra portarlo al parossismo. Di solida preparazione tecnica, Inverni ha indubbiamente ereditato la maestria del dipingere dal padre Francesco. I suoi quadri sono tradizionali nel supporto (dipinti su tela) e nell’uso dei pigmenti (olio e pastelli a cera)[…] non ricorrendo alle sperimentazioni delle avanguardie del Novecento.
Biennale corta
La “non parola” trasmessa dalla “precarietà”
Inverni nel suo ermetismo eloquente parla alle emozioni del singolo spettatore, che dentro il silenzio di questi quadri ritrova un significato intimistico. La “ non parola” che dalla “precarietà” di questi fogli ci viene trasmessa, ha in sé la precarietà dell’uomo, della società che si chiude a volte in un mondo infantile per ritrovare nel disordine un po’ di quell’ingenuità persa, fino ad arrivare all’esorcizzazione di carte a noi comuni usate o semplicemente abbandonate, corrose e indurite simbolo forse dell’uomo abbandonato a se stesso.
Catalogo
Il “ritorno all’ordine” ideologico e pittorico
Fabio Inverni nei suoi venticinque anni di lavoro pittorico, ha sviluppato costantemente un filone compositivo – narrativo ben preciso. Il suo esordio, nel 1992, nasce da un’interpretazione personale delle scene di “genere” inserite in un contesto del tutto onirico e non finito. La mano dell’Inverni è fin dai primi anni meticolosa e minuziosa nell’esecuzione dei minimi particolari oggettivi.
50 pittori toscani per 50 cantanti toscani
Estremamente reale, ed estremamente simbolico
Il percorso artistico del pittore Fabio Inverni, nei suoi diciassette anni di prolifica produzione, continua la sua evoluzione verso temi sempre più intrinseci ed intimistici. I suoi lavori parlano dell’uomo, della sua interiorità più profonda, della sua infantilità e purezza, della sua malinconia nell’assenza della figura e della sua essenza più completa nella presenza del foglio vacuo e silenzioso. Estremamente reale, ed estremamente simbolico.